La Sciatica: cause, sintomi e cura
Salute

La Sciatica: cause, sintomi e cura

La sciatica è un problema che è estremamente diffuso, colpisce una vasta parte della popolazione italiana ma è erroneamente ritenuta una malattia a se stante mentre, invece, è in realtà il sintomo di qualche altra malattia. Sarebbe più corretto chiamarla sciatalgia o ischialgia che è un insieme di sintomi che riguardano soprattutto la schiena e gli arti inferiori, la cui caratteristica fondamentale è il dolore che può assumere connotazioni anche invalidanti, sebbene anche solo in via temporanea. L’origine è un’infiammazione del nervo sciatico dovuta ad altra patologia, il nervo più lungo e voluminoso del corpo umano. Questo nervo origina dalle vertebre L4 e S3 per portare il segnale nervoso ai muscoli posteriore della coscia, della gamba e del piede. Per questo la sciatalgia è un problema serio perché limita la funzionalità della schiena ma anche la capacità di deambulare, talmente intenso può essere il dolore provocato dal movimento.

 I sintomi della sciatica

Da quanto detto si evince che il sintomo principale della sciatica è il dolore a partenza dalla zona lombare ma che si irradia alla coscia, alla gamba, spesso anche fino al piede, in tutte le aree innervate da tale nervo, quindi, in particolare è colpita la parte posteriore della coscia e il polpaccio, con caratteristiche diverse, avvertendo un dolore sordo oppure anche pungente, lieve o intenso, talvolta anche bruciante o come una scossa elettrica che si avverte al movimento. In talune forma di sciatalgia si possono avvertire formicolii, parestesie e torpore alla gamba fino anche alla difficoltà di controllo del movimento della gamba, sintomo provocato dall’anomala trasmissione del segnale nervoso.

 Le cause della sciatica

Sono molte le cause che possono scatenare la sciatalgia, di carattere compressivo o infiammatorio. Spesso alla base della sciatalgia c’è un’ernia del disco, una protrusione del midollo spinale nello spazio intervertebrale che va a comprimere il nervo provocandone sia l’infiammazione che l’anomala trasmissione nervosa ma anche nella Gravidanza si può avere una compromissione della funzione nervosa, anche questa almeno in parte per un’azione compressiva dovuta all’ingrossamento dell’utero ma anche per il maggiore affaticamento dei muscoli paravertebrali e per la postura particolare delle donne gravide che va a incidere sulla compressione vertebrale. Tra le cause favorenti la sciatalgia anche il diabete che provoca lesioni al rivestimento dei nervi ma una certa percentuale di insorgenza della sciatalgia è da riferire alla presenza di un tumore.

 Esistono anche altre cause più banali e insospettate come anche le iniezioni intramuscolari che possono essere eseguite in maniera non ottimale andando a determinare una lesione del nervo sciatico e ancora si deve ascrivere ad operazioni chirurgiche una parte dei casi di sciatalgia. Non abbiamo citato ancora le patologie artrosiche vertebrali ma anche problemi posturali e deambulatori che portano a posizioni viziate, scorrette che incidono sul corretto equilibrio e posizione delle vertebre. Ovviamente le persone che soffrono di sciatalgia tenderanno ad assumere posizioni che consentono di alleggerire il dolore, sia mentre si cammina che da seduti.

Occorre rivolgersi al medico quando il dolore è intenso e non accenna ad attenuarsi dopo un paio di giorni e con l’uso dei farmaci di automedicazione. Il medico molto probabilmente inizierà l’approccio con una terapia più specifica ma se il problema dovesse persistere nonostante tutto, potrà decidere per degli approfondimenti diagnostici per capire l’origine del problema. Se il dolore è molto intenso e compare all’improvviso oppure insorge in conseguenza di un trauma o un incidente oppure se si associa all’insorgenza di incontinenza urinaria o fecale è opportuno rivolgersi al pronto soccorso.

 Cura della sciatica

Il medico molto probabilmente instaurerà una terapia con miorilassanti ed antinfiammatori e, probabilmente anche con cortisonici che contrastano fortemente l’infiammazione. Molto utile, passata la fase acuta, un intervento del fisioterapista che potrà aiutare a prevenire un ritorno del problema ma in ogni caso richiamiamo all’importanza dell’identificazione dell’origine del problema in modo da poter curare alla base dello stesso.