bruciore anale
Medicina

Il bruciore anale: cause e rimedi

Un problema frequente

Capita praticamente a tutti, almeno una volta nella vita, di avere un bruciore all’ano, un problema fastidioso che può avere molte cause diverse, difficile di primo acchito dire di che cosa si tratta e spesso le persone non si rivolgono al medico per questo problema se non quando diviene difficilmente sopportabile o si accompagna ad altri disturbi più severi. Spesso, infatti, il bruciore anale si accompagna ad altri disturbi quali, ad esempio:

  • dolore
  • irritazione
  • fastidio
  • prurito

Il disturbo di cui parliamo può avere diverse caratteristiche come in carattere di continuità o intermittenza, essere collegato all’evacuazione, avere diversi livelli di intensità e anche presentarsi in specifici momenti della giornata, apparentemente senza un preciso motivo che, tuttavia esiste.

Le Cause del bruciore anale

Possiamo suddividere le cause in quattro diverse categorie:

  • Patologie del distretto ano-rettale e del tratto gastro-intestinale come ad esempio emorroidi, ragadi, malattie infiammatorie intestinali tra cui anche il morbo di Crohn
  • dermatiti
  • malattie di carattere micotico come la candida o parassitarie, gli ossiuri
  • alterazioni dell’alveo come diarrea o stipsi

Siccome il bruciore anale non è la malattia ma solo il sintomo legato ad altre condizioni patologiche, ne consegue che il trattamento può essere semplicemente sintomatico ma la vera soluzione non può non passare attraverso l’identificazione del problema che lo provoca.

Ragadi ed emorroidi sono certamente tra le cause più frequenti di questo disturbo; le Emorroidi sono vasi sanguigni posti ad anello intorno all’orifizio anale sia internamente che esternamente allo stesso, con la funzione di favorire la continenza fecale. I plessi venosi delle emorroidi si possono infiammare provocando prurito e bruciore, fino anche al sanguinamento. Le emorroidi si infiammano spesso in seguito ad un’infiammazione intestinale ma anche per colpa di cibi piccanti sebbene l’infiammazione avviene più frequentemente in seguito ad azione meccanica nella stipsi o in presenza di diarrea con feci acide che irritano le emorroidi e ne provocano l’infiammazione.

Le ragadi sono delle fissurazioni del tessuto cutaneo nell’area anale taglietti sottili e profondi che oltre a provocare bruciore provocano anche dolore, particolarmente nell’evacuazione, ancora di più in caso di stipsi, sia per la stimolazione meccanica dell’atto sia per lo sforzo prodotto che tende alla dilatazione, quindi all’allargamento anche della ragade.

La cura del Bruciore anale

La presenza di un’infezione micotica può provocare il bruciore anale, quindi è richiesto il trattamento con specifici prodotti anti micotici locali ma in casi gravi e resistenti il medico potrà anche optare per una terapia orale. Altrettanto un’infestazione da ossiuri può essere alla base del problema ma anche questo si risolve facilmente con una terapia orale dopo che si sia pervenuti alla corretta diagnosi.

Oltre alle cure specifiche mirate sulla causa, esistono farmaci da banco utili nella soluzione del problema con azione antinfiammatoria, antimicotica, antibiotica generalmente formulati con l’aggiunta di un blando anestetico per mascherare rapidamente il problema e dare immediato sollievo.

In generale, comunque, è utile regolarizzare l’intestino, quindi agire anche sull’alimentazione incrementando il consumo di fibre, quindi molte verdure e frutta fresca, laddove possibile con la buccia. Necessario insistere con un’accurata e frequente igiene intima e utilizzare biancheria intima di cotone non colorato. Spesso, infatti, l’infiammazione che può essere alla base del bruciore anale è favorita dall’uso di tessuti sintetici che fanno sudare e irritare la zona anale. Utile poi anche limitare la sedentarietà, stare un po’ più in piedi, camminare, muoversi, può essere utile nell’alleviare il bruciore. Le nonne consigliavano impacchi di Yogurt naturale (non zuccherato) possibilmente intero e fresco.

In generale è sempre consigliato cercare di mantenere una buona regolarità intestinale, evitare il consumo eccessivo di cibi piccanti e prestare attenzione alla corretta igiene intima, evitando però l’utilizzo di detergenti troppo aggressivi ed irritanti.

Anche l’utilizzo di biancheria adeguata può aiutare a limitare i sintomi: è preferibile scegliere indumenti di cotone, che risultano essere maggiormente traspiranti rispetto alle fibre sintetiche, evitando vestiti troppo stretti che potrebbero andare ad irritare ulteriormente la zona.